lunedì 16 luglio 2007

Abitudini

Ho aperto i vetri lasciando che la fine invadesse questi luoghi. L'inizio è un'idea che resta nei giorni percorsi e in quelli che ancora dovranno venire. E' facile abitare in posti sempre diversi, senza farsi abbattere dalla monotonia, dall'amore e dall'apocalisse. Stringo i legami più forti, non abbraccerò nessuna e guarderò attraverso il reticolo del cortocircuito. Sbalzi di corrente fondono gli strati superiori dell'equilibrio. Saltano i dischi e le parole, come scalpellate via dalle lapidi.

1 commento:

Filippo ha detto...

Quando leggo i tuoi scritti mi viene la stizza, perchè non so mai cosa scrivere nei commenti
Sembra quasi che tu abbia già scritto tutto il necessario, ed ogni aggiunta sia inadatta e pleonastica

Ti amo topos